Pare ci siano ormai sufficienti indizi per asserire
che il tipo di essere umano che attualmente dimora sul pianeta stia trascorrendo
la sua esistenza in uno stato di sonno, un'incoscienza pericolosa che, oltre ad
essere deleteria per il raggiungimento dei suoi scopi, lo rende facile preda di
una minoranza sfruttatrice, disonesta e molto più sveglia. Credo non sia
necessario il parere di qualche sedicente "camice bianco" visto alla TV per
accorgerci che siamo a un passo da un baratro esistenziale. La sensazione di
accelerazione che percepiamo e la pressione inaudita a cui oggi è sottoposta,
senza eccezioni e su più fronti, l'intera comunità mondiale, sono tra le
avvisaglie più evidenti che questi sono i tempi finali, la "fase acuta" di
un'era e quindi di un comportamento, che ha ormai compiuto il suo ciclo. Tutto
quello che sperimentiamo, anche il nostro umore di oggi, viene condizionato in
qualche modo da influenze astrali e planetarie poichè tutto è interconnesso a
tutto. Ciò che stiamo vivendo, in piccolo come in grande, è assolutamente
necessario e dipende della stupefacente perfezione che regola l'inarrestabile
evoluzione dell'Universo.
La società di oggi promuove la competizione a
discapito della collaborazione ed è pertanto diventata insensibile ai problemi
comuni. Protesa verso un mondo di piaceri effimeri, fatto di intrattenimento e
banalità, non è più in grado di riconoscere cosa è importante per la
collettività e cosa non lo è. La gente, isolata nel proprio dramma personale,
non può che attendersi che qualcun altro pensi per lei, dopotutto cos'altro
potrebbe fare immersa com'è nel caos dei propri impegni quotidiani se non
addirittura concentrata esclusivamente a sopravvivere. Impegni che, mediamente,
ben poco hanno a che fare con la totalità e la realtà potenziale di cui tutti
gli uomini potrebbero essere artefici. Il Sistema si è strutturato e prospera
grazie a tendenze e obblighi ben congegnati con lo scopo di umliare la nostra
eccellenza, di occupare e surriscaldare la mente per impedire alla coscienza di
emergere e riprendere le redini. L'umanità, intimidita e confusa, ha così
ingenuamente integrato nella propria cultura l'imposizione del lavoro, del
debito, della tassazione, delle classi sociali, delle religioni, della
burocrazia, della politica corrotta, della violenza, senza preoccuparsi troppo
degli effetti collaterali. La maggioranza delle persone possiede idee
preconfezionate e preferisce parteggiare per chi millanta potere nella speranza
di ottenere qualche privilegio o di poter far parte un giorno di quella stessa
"cerchia ristretta" che l'ha privata di ogni facoltà. Un simile conformismo,
alimentato dalla paura e dall'egoismo, non può certamente essere sano, un simile
pensiero non può che portare alla mancanza di fiducia in se stessi e nel
prossimo, all'atrofia dei propri valori e all'incapacità di soddisfare le
proprie reali necessità. Ed è questa inettitudine che procura i "mali" che in
gran parte ci affliggono. Un conformismo dannoso dovuto ad un lento
condizionamento che, subito fin dalla nascita, rende "normale" e sopportabile
qualsiasi abuso. Un'umanità triste dove l'unica cosa importante diventa l'essere
lasciati in pace con i propri fardelli, tra inutili vizi e false convinzioni,
per continuare con rassegnazione la corsa verso il "baratro" senza nemmeno
contemplare possibili vie di fuga.
Ad uno sguardo superficiale, tutto appare normalmente
gestito da un cinico "buon senso" e dall'ineluttabilità di eventi apparentemente
casuali, ma guardando più attentamente possiamo facilmente notare l'esistenza di
un ordinamento e di una strategia ben definita. Semplificando, si può vedere ad
esempio come le grandi corporazioni industriali abbiano ottenuto il controllo
del mercato e di altre aree utili. Simili gruppi sono spesso utilizzati come
mezzi con cui esercitare pressione su più livelli e in più ambiti sociali.
Addentrandosi maggiormente si scopre che ai piani superiori operano diverse
"società segrete" che si garantiscono il loro interesse contando sulla presenza
di "personale strategico" opportunamente inserito in qualsiasi istituzione di
rilievo. Ancora più in alto, ad un qualche livello di supremo potere, un
manipolo di individui sovrintende probabilmente le stesse società e decide
l'andamento delle cose. A chi o a cosa si rifacciano questi individui non è del
tutto noto ma pare abbiano un'agenda precisa da rispettare e con cui sono certi
di raggiungere il loro scopo: la morte della coscienza e in definitiva di tutto
ciò che può rendere diverso il genere umano dal comune bestiame. Una visione
decisamente desolante soprattutto se si pensa che, per meri fini pratici, il
piano per la sua realizzazione prevede come punto fondamentale una drastica
riduzione della popolazione mondiale.Il tempo della sudditanza è agli sgoccioli e presto dovrà lasciare il posto a quello della condizione che ci spetta di diritto. Con l'entusiasmo di chi sa di avere un compito importante, uomini e donne, si sono battuti e si battono per portare la verità in superficie. Il loro messaggio è per alcuni incomprensibile e inutilmente ripetitivo, per altri illuminante e oggi più che mai appropriato. Sono persone che si sono in qualche modo accorte del loro valore, che hanno ampliato il loro punto di vista e si sono risvegliate. La verità che diffondono è che l'uomo ha tutt'altro destino e che qualcuno vuole precludergli la possibilità di evolvere per spegnere la sua forza vitale, per renderlo irreversibilmente schiavo nel momento più importante della sua intera esistenza. Ma la soglia di tolleranza è stata abbondantemente superata e i futuri traumi agiranno da catalizzatori per le coscienze riportando l'equilibrio e decretando l'inizio di una nuova era in cui l'uomo sarà finalmente desto e non accetterà più padroni. Insomma, siamo nel posto giusto al momento giusto!
Parlano soprattutto di questo le profezie che vedono
il 2012 come la fine di un era, non certo dell'estinzione dell'umanità. Parlano
di una nuova "età dell'oro" che vedrà l'uomo in comunione con la spiritualità e
non più con la materialità. L'Universo in tutte le sue espressioni è vita, è
coscienza, è trasformazione e non esiste per distruggere se stesso ma per
espandersi con armonia. Se proprio di fine vogliamo parlare, allora sarà la fine
dell'uomo duale, dell'uomo impaurito, dell'uomo ignorante. Sarà la fine di un
lungo oblio che porterà la consapevolezza di ognuno a maturare per dar luogo a
un nuovo paradigma. Comprenderemo finalmente chi siamo e dove stiamo andando ma
il buon esito della prova dipenderà da noi e dal coraggio che sapremo dimostrare
nel trascendere i vecchi schemi che ci incatenano.Lo scatto evolutivo a cui siamo prossimi sarà sicuramente accompagnato da molta confusione e coinvolgerà la Terra con tutti i suoi elementi così come ogni singolo essere. Questo rinascimento sarà tanto traumatico quanto inatteso e non tutti parteciperanno allo stesso modo al suo compimento. La comprensione degli eventi sarà infatti prerogativa solo di chi avrà già raggiunto una certa sensibilità (vibrazione) e pertanto il passaggio alla nuova consapevolezza sarà impegnativo funzionalmente al livello acquisito. Dopo una lunga repressione non può che rafforzarsi l'ideale di libertà e questo sarà il punto di partenza per il grande cambiamento che molti intraprenderanno e realizzeranno. Ci aspetta un duro lavoro per ritrovare il potere in noi stessi perchè per farlo è necessario domare la nostra mente e mantenere una salda intenzione ma, quando ognuno avrà portato il suo contributo all'evoluzione imparando a riconoscere e ad ascoltare l'essenza che lo sostiene, l'Universo gliene sarà grato donando se stesso e tutti i suoi segreti.

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